Praga 6-9 Gennaio 2018
6 Gennaio
Con mia somma gioia (chi mi conosce sa quanto io odi volare) partiamo da Ciampino alle 9.20 e dopo un volo meravigliosamente tranquillo, approdiamo nel simpatico e molto poco spazioso Botel Albatros, situato sulle sponde del fiume Moldava. Armati rigorosamente di scarpe da ginnastica ci dirigiamo verso la Piazza della Città Vecchia, famosa per i suoi graziosi mercatini di Natale e per il particolare orologio astronomico. Appena arrivati una rapida visita alla Chiesa di San Nicola ci permette di ammirare il meraviglioso lampadario centrale di cristallo, per poi dirigerci ad osservare l’orologio, un trionfo di oro e colori cupi che sostanzialmente lo rende la principale attrattiva della città.
Pranzo veloce di pietanze tipiche come il gulash, che vorrei riproporre a casa qualora sapessi cucinare, per poi avviarci verso il famosissimo Ponte Carlo. Caotico all’ennesima potenza, sovrastato da imponenti statue sui toni dell’oro e del nero e stracolmo di asiatici in posa. Ci colpisce la vista, che ti permette di avere una visione a 360° della città, soprattutto al tramonto quando il cielo si colora di arancio e grigio polvere e il Castello di Praga si impone in tutta la sua maestosità.
Quando è finalmente sera decidiamo di cenare nei mercatini per la modica cifra di 800 kc (circa 30 euro), illudendoci del fatto che mangiare per strada a volte, è la soluzione più economica. Al ritorno in hotel passeggiamo su Parizska, via per eccellenza dello shopping d’alta moda italiana, una gioia per i miei occhi un po’ meno per il portafogli.
7 Gennaio
La mattina comincia presto con un “delizioso” espresso ceco di circa di 1 l che ci da la carica per affrontare la visita al Castello di Praga. Giunti al botteghino ci comunicano che il Vecchio Palazzo Reale è momentaneamente chiuso e quindi facciamo il biglietto di 250 kc per la Basilica di Saint George, per il Golden Lane e per la Cattedrale di San Vito.
La Basilica è un classico esempio di arte romanica all’interno mentre barocca e ridondante all’esterno che quasi stona con la maestosità della Cattedrale che si palesa con le sue kitsch vetrate iper colorate e per lo stile gotico a mio parere un po’ freddo ma tanto amato da Luca.
Nel pomeriggio ci dirigiamo verso Piazza Venceslao, classica via commerciale dove però si può gustare un ottimo caffè da Tarquinio, mio compaesano. Con l’occasione, in zona, si trova il museo dedicato al famoso scultore e pittore ceco Alfons Mucha, l’entrata è di 240 kc, sicuramente ben spesi poichè si possono ammirare tanti capolavori dell’Art Noveau.
8 Gennaio
L’ultimo giorno parte sicuramente a rilento poiché i piedi, dopo i numerosi km cominciano a protestare, perciò decidiamo di regalarci un massaggio Thai in centro, così scarsamente caratteristico in una città dell’est Europa. Partiamo poi, alla volta della Dancing House, architettura moderna, sicuramente poco convenzionale e poco omogenea allo stile così fastoso della città.
Successivamente ci aspetta il Muro di John Lennon, dove si possono scattare una miriade di foto pacchiane e prendere spunto qualora non si avesse ispirazione.
Dopo un pranzo molto americano e poco ceco in un pub decidiamo di vedere l’ultima chicca della parte più moderna della città: la testa di Kafka. Installata nel 2014 è composta da 42 strati di acciaio inossidabile: ipnotica e insolita.
Praga è sicuramente una garanzia, una città che ti aspetti sia bella e che dopo aver avuto la fortuna di visitarla confermi che lo sia, il cielo grigio e spesso plumbeo che la sovrasta non si interpone con la maestosità delle architetture e con il calore dei suoi scorci. Vi consigliamo di visitarla qualora voleste vedere una città europea un po’ inedita e fuori dal coro, medievale senza essere carica di anticaglie.
Bravi,avete riassunto ottimamente le bellezze e l’atmosfera di praga👏.Solo una cosa e’ mancata in questa vostra avventura,un ottima birra pilsner 😆
Non è mancata!! Anzi ti consiglio “U Kunstatu” una birreria semplicemente fantastica dove puoi prendere un Sampler di 6 birre, ottime!