Quando trovi quei fantastici e all’apparenza così poco credibili voli Ryanair a 24 euro, andata e ritorno, riesci ad avere anche l’occasione di visitare città poco avvezze al turismo italiano di massa come Norimberga.
Partiamo all’ora di pranzo del 20 gennaio e approdiamo a Norimberga sotto la neve, sovrastata dal cielo plumbeo ma sorprendentemente romantica e ancora addobbata dopo le festività natalizie. Famosi i mercatini di Natale, ormai agli sgoccioli nella piazza centrale chiamata Hauptmarkt dove si trova la famosa fontana gotica Shöner Brunnen, un trionfo di ori e statue in tema storico-religioso e la Frauenkirche, la principale chiesa cattolica della città.
Poco distante da lì, per rifocillarci, decidiamo di mangiare in un ristorante di cucina tipica tedesca e ci sediamo al “Bratwursthausle” dove per cifre davvero modiche si possono gustare tantissime pietanze come wurstel e crauti, pretzel e ottime zuppe, il tutto accompagnato da squisite birre e dalla visione della cucina a vista, con grossi pentoloni in rame e camerieri in abito tirolese.
Continuiamo il giro alla volta del Castello Imperiale, purtroppo però, già chiuso alle 4 del pomeriggio, cosa che non ci ha permesso di visitarlo al suo interno ma solamente di poter ammirare l’architettura esterna. E’ uno dei massimi esempi europei di architettura medievale, dopo i numerosi bombardamenti relativi alla Seconda Guerra Mondiale, è stato ricostruito parzialmente secondo precisi modelli storici.
Concludiamo la giornata nella via dello shopping di Norimberga chiamata Karolinenstraße, dove si trovano moltissimi bar per prendere un caffè e sedersi per mangiare dei lebkuchen, biscotti speziati in varie forme e decori. Quando si avvicina l’ora di cena e decidiamo di mangiare, ci dirigiamo verso “Albrecht Dürer-straße”, un localino tipico adorno di quadri e dal caldo legno ai soffitti.
Dopo l’abbondante cena, ci ha travolti una tempesta di neve, per chi come noi non è abituato è sicuramente un grande spettacolo vedere le singolari abitazioni colorate con tetti spioventi a ridosso del fiume Pegnitz, imbiancarsi man mano, circondati da un’atmosfera fiabesca abbiamo lasciato questa città che ci ha sorpresi per la sua pulizia, per il suo ordine e per essere sicuramente a dimensione d’uomo.