Il tour delle città imperiali in Marocco è tappa irrinunciabile qualora foste attratti dallo stile orientale, dai colori caldi delle terre desertiche, dai palmeti che si stagliano sul cielo blu e dalla cultura del nord Africa.
Iniziamo il nostro viaggio atterrando nella meravigliosa Rabat, capitale che si estende lungo le rive del Fiume Bou Regreg e sull’Oceano Atlantico, ricca di verde a dispetto delle aspettative. Il centro città e le attrattive principali come la Torre di Hassan, la Kasba degli Oudaïa e il Mausoleo di Mohammed V risultano minuziosamente curati e circondati da suggestivi giardini.
Nel suq di Rabat, a differenza delle altre città imperiali, si percepisce un’aurea più tradizionale e pittoresca, meno incentrata sul turismo. Spezie, lampade fiabesche, vasellame e variopinte fusciacche abbelliscono minuscole botteghe nelle strette vie del suq che rendono difficile il passaggio, poichè la mole di gente e di asini è davvero impressionante.
Imperdibile è sicuramente la vista dell’oceano preceduta dalla presenza del cimitero, dove una quantità infinita di piccole lapidi, che sono indirizzate verso la Mecca, rendono meno cupa la visione della morte, dove il sonno eterno è dipinto del verde delle palme e del blu dell’Atlantico.
Seconda tappa è la caotica Fès. Medina di epoca medievale e patrimonio dell’Unesco, è un dedalo di deliziose strettoie circondate da artigianato locale e policromatici pellami.
Credo che una delle cose da fare una volta nella vita sia certamente perdersi nelle vie della Fès antica, dove prontamente, la gioventù locale verrà in tuo soccorso, in cambio di pochi spiccioli, scambiando opinioni e pareri mentre si affrontano ardue salite e ripide discese.
Le concerie, le stesse di secoli fa, sono collocate all’esterno della medina e sono visibili dalle terrazze degli edifici color sabbia. Armati di foglie di menta che urgono a protezione dell’odore nauseabondo dei colori e dello sterco di piccione lavorato per i finissaggi dei vari pellami, si possono ammirare enormi vasche colorate dove viene immerso il tessuto.
Due città differenti, colorate, frastornanti ma irrinunciabili qualora si voglia vedere un Marocco più inedito e più veritiero.