Un piccolo regno dalle molteplici bizzarie
Una piccola monarchia situata al confine con il Sudafrica e il Mozambico, dichiaratasi indipendente nel 1968 dal Regno Unito, l’eSwatini (conosciuto come Swaziland sino al 2018) è uno Stato autonomo dell’Africa meridionale.
Una monarchia assoluta capitanata dal re Mswati III, accompagnato da ben 11 mogli (più due con le quali ha divorziato e due decedute), 35 figli e 5 nipoti. Uno schieramento di consorti alcune “arruolate” durante delle vere e proprie parate in cui le ragazze debuttano in società, sperando di essere poi scelte dal re come compagne di vita.
Il monarca è il sessantasettesimo figlio del re Ngwenyama Sobhuza II, morto nel 1982 colui che testimoniò durante il suo regno, la successione dello stato da pretettorato britannico ad indipendente.
Da questa piccola introduzione si evince che il ruolo della donna all’interno della società è assolutamente marginale, ad esempio una donna non può possedere nè immobili e nè terreni ma solamente oggetti domestici ed abiti.
La vera piaga del piccolo regno è l’AIDS che affligge da stime più o meno certe il 28,8% delle popolazione tra i 15 e i 49 anni, motivo per il quale nel 2001 fu introdotta una legge che impone la castità sino al compimento del ventiquattresimo anno di età. Nei primi anni 2000 l’epidemia ha cancellato un’intera generazione, lasciando migliaia di orfani che hanno poi trovato un porto sicuro nelle numerose ONG sorte per arginare la pesante problematica.
Numeri da record rigurdano anche gli abusi fisici e sessuali e l’ostracismo nei confronti degli omosessuali che non hanno ancora accesso alle cure sanitarie.
Il pil nazionale si basa principalmente sull’agricoltura, in particolare sulla coltivazione della canna da zucchero che vede il minuscolo reame come il quarto produttore dell’intera Africa.
La preziosa polvere bianca assicura circa il 18% del pil nazionale e rimpingua le casse del re che è il proprietario della società che ne controlla i commerci e l’esportazione.
Una curiosità davvero singolare riguarda però la politica estera, l’eSwatini è uno dei pochi paesi al mondo ad intrattenere rapporti diplomatici con Taiwan (come ad esempio Città del Vaticano), tant’è che la China Airlines, la compagnia di bandiera di Taipei ha regalato a Mswati un meraviglioso A 340-300.
Altro rapporto bizzarro riguada quello con gli Usa che per sancire l’unione col piccolo lembo di terra, ha installato un’ambasciata pantagruelica dal valore di 141 milioni di dollari, una sospetta base americana per controllare una porzione del continente nero ancora poco esplorata politicamente.
Tantissime bizzarie riguardano questo stato così ancorato alle tradizioni, che però si trova intrappolato in una politica impegnata nel garantismo nei confronti del re piuttosto che al benessere del proprio popolo.