La pandemia ci ha costretti a prediligere mete decisamente più vicine e di facile organizzazione ed attuazione.
Motivo il quale nel luglio del 2021, abbiamo optato per la Svizzera e Liechtenstein.
Il piccolo tour è incominciato dalla cittadina di Lugano, raffinata ed adagiata sul lago Ceresio, una piacevole tappa in cui però il lusso ostentato stride con la natura gentile che la circonda.
Eleganti viottoli lastricati in maniera ineccepibile costeggiano il lungolago; l’attrazione che però ha attirato maggiormente la nostra attenzione è l’impianto degli Angioli. Una funicolare ultracentenaria, in disuso ormai da trent’anni che collegava il quartiere di Loreto al lungolago, una struttura dal fascino senza tempo e che richiederebbe cure infinite per preservarne il suo ascendente.
Tutt’altra storia riguarda la città di San Gallo, una commistione ben riuscita di architetture in stile liberty, altre in stile barocco e moderni edifici come la “conchiglia” di Calatrava. Il fattore considerevole è a mio parere l’atmosfera, allegra e conviviale; ad ogni angolo locali ricercati ed allettanti pasticcerie, invitano a godersi una pausa ammirando il panorama.
L’arrivo in Liechtenstein ci catapulta in tutt’altra dimensione, poco rilevante dal punto di vista turistico ma appassionante per chi come me, è incuriosito dai microstati, dalla loro organizzazione e dalle curiosità che li riguardano.
Innanzitutto è uno dei due paesi al mondo (assieme all’Uzbekistan) uno stato “doppiamente senza sbocco al mare” dove quindi per poter arrivare al mare, si deve necessariamente attraversare due confini di Stato.
Vaduz è la capitale e si presenta come un agglomerato di case dall’aspetto anonimo e dove l’unica attrazione è riconducibile al castello, residenza ufficiale della famiglia reale.
Il Liechtenstein ha tra i PIL più alti al mondo e tra le curiosità più bislacche che lo riguardano c’è la possibilità di affittare l’intero principato alla modica cifra di 70.000 dollari a notte, possibilità offerta dopo la richiesta (sfumata) di Snoop Dogg nel 2010 per girare un videoclip musicale.
Un piccolo regno incastonato fra le Alpi dove paesaggi mozzafiato si alternano ad uno stile di vita davvero lontano dalla nostra quotidianità, dove il tasso di occupazione è davvero alto ma dove forse mancano sorrisi e un po’ di calore umano.