Non è agevole poter raccontarvi Dubai, un lembo di sabbia in cui il tempo sembra essere scorso più velocemente, un luogo in cui si viene catapultati direttamente nel futuro; un futuro però, senza turbamenti e percezioni positive, dove tutto è perfetto ma la razionalità prende il posto dell’emozione.
Sicuramente il Burj Khalifa rimane una certezza qualora foste appassionati di architettura e ingegneria, un capolavoro che sfida la forza di gravità e la cui vista dal 125esimo piano regala una prospettiva davvero inedita all’occhio umano. Altra meta irrinunciabile rimane il Burj Al-Arab, la famosa vela si staglia sul bianco della sabbia e sull’azzurro intenso del mare regalando uno scorcio davvero mozzafiato al tramonto.
Se aveste però voglia di qualcosa di inedito che non sia il mega centro commerciale Dubai Mall o l’arcipelago artificiale denominato The World, Dubai vecchia è ciò che fa per voi. Infiniti dedali di vie costeggiati da edifici che virano al giallo ocra, l’odore delle spezie e il vento caldo ci conducono subito nel magico mondo arabo.
Tutt’altre emozioni ci regala Abu Dhabi, una meravigliosa cittadina adagiata sul cristallino Golfo Persico, moderna ma che mantiene intatto il fascino orientale e l’atmosfera levantina. Essendo in periodo di Ramadan, ci è stato negato l’ingresso alla Gran Moschea dello Sceicco Zayed ma l’imponenza che ci ha regalato solamente al suo esterno ci ha permesso di sognarla internamente, dove è custodito il tappeto persiano più grande del mondo.
Strabiliante il Louvre, moderno edificio adagiato sull’Isola Sa’diyyat al cui interno sono custodite opere di prestigio mondiale come dipinti di Leonardo, di Picasso e statue di epoca romana. L’accordo trentennale siglato con l’omonimo museo francese permetterà il continuo scambio di opere; la particolarità principale della galleria emira rimane la spasmodica ricerca nel colmare il divario tra arte occidentale ed arte orientale. Questo viaggio ci ha donato sensazioni inedite, stupore alla vista della distesa di grattacieli adagiati sulla sabbia, incredulità nel notare la quasi assenza di vita ai bordi delle strade e curiosità costante nella scoperta di altri paesi arabi che ci attendono in futuro.